A qualsiasi sportivo sarà capitato di avvicinarsi al complete food: funzionerà, sarà buono, aiuterà davvero quando si ha troppo poco tempo per un pasto tradizionale?
A tale proposito, abbiamo cobnosciuto i ragazzi di Bivo presso il loro stand ad una gara e siamo subito rimasti incuriositi dal loro prodotto, che abbiamo deciso di provare.
A chi serve un complete food
Si tratta di un pasto completo, forse sarebbe meglio definirlo alimento, a base vegetale che contiene proteine, carboidrati, lipidi, vitamine e sali naturali, il tutto in polvere ed in soli 114 grammi di peso.
Pensato inizialmente per un uso urbano e per chi ha poco tempo da dedicare alla pausa pranzo ha da subito ha strizzato l’occhio a chi viaggia, ed in particolare al mondo Outdoor, fatto di trekker e ciclisti.
Bivo, gusto e contenuto
Ogni busta è considerata un pasto completo e può contare su 440 Calorie di cui: 52% Carboidrati, 17% Proteine, 22% Grassi ed il 9% Fibre; non contiene né dolcificanti né zuccheri aggiunti.
Sono disponibili 3 gusti: Naturale, Cocco e Mango; mentre scriviamo ne sta uscendo un quarto al gusto Ciocco-Caffè.
Come detto, incuriositi dal prodotto basato su pochi e semplici ingredienti e dalla sua semplicissima preparazione (300 ml di acqua per una busta), quale migliore occasione per portarne a casa qualche pacchetto e provarlo per voi?
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Una giornata con un complete food
Va detto che io non seguo alcuna dieta, non sono il classico ciclista che conta le calorie o rinuncia alla birra del mercoledì sera perché ha già bevuto un bicchiere di vino il sabato, anzi. Sono una buona forchetta ma questo anche grazie alla mia costituzione che mi porta a bruciare tutto ed essere sempre 57 kg per 1,71 m di altezza…se vi può rincuorare, in pianura sono un chiodo.
Per provare il complete food di BIVO abbiamo iniziato ovviamente dal gusto base, quello Naturale, in quella che è la modalità per cui è stato pensato, ossia una fugace pausa pranzo.
Il prodotto si presenta alla vista come una farina: riempiamo la borraccia con 300 ml di acqua, aggiungiamo la busta Bivo, chiudiamo, agitiamo ed in meno di un minuto abbiamo già il nostro pasto pronto.
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Il sapore, a mio parere, è gradevole, ricorda sia nel gusto che nella consistenza il muesli ed essendo un mix non finissimo rimane traccia di qualche grano un pò più grande che ci da la soddisfazione, perlomeno mentale, di non mangiare uno dei classici “beveroni”. A mio gusto, rilascia solo una lievissima nota acidula (forse data dai piselli?) che non a tutti potrebbe piacere, ma si tratta di un de minimis.
La consistenza è quella che ci era stata descritta, ossia lievemente cremosa, non del tutto liquida, ma la si può variare a piacimento aggiungendo più o meno acqua.
Rimane quindi solo l’ultimo aspetto, quello più importante, che è il senso di sazietà ed anche in questo frangente non rimaniamo affatto delusi: si ha infatti realmente la sensazione di aver mangiato a sufficienza; come degna conclusione di questo pasto mi concedo comunque un quadretto di cioccolato fondente.
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Per quanto riguarda invece gli altri 2 gusti da noi provati:
Il mango, non appena agitato, sprigiona tutto l’odore del frutto, il cui gusto permane poi in bocca inaspettatamente ed in modo molto piacevole (avete mai provato il gelato Solero? Ecco, è proprio così).
Per il cocco vale quanto sopra, benché in maniera lievemente più blanda dato anche il differente sapore, più delicato.
Bivo: in conclusione
In conclusione è senza alcun dubbio un prodotto interessante da utilizzare durante lo sport, ad esempio durante un uscita di 1 o 2 giorni in cui possiamo tranquillamente rinunciare ad un vero e proprio pranzo, ma anche per un uso “urbano” come ad esempio un pasto dopo la lezione di spinning subito prima di rientrare in ufficio.
Una valida alternativa completamente naturale e made in Italy per avere sempre un pasto a portata di mano con la sola necessità di 300 ml di acqua.